Tirare le somme di questi primissimi mesi in Consiglio Comunale
L’idea che ci siamo fatti è sostanzialmente una: chi governa il nostro Comune manca di una visione di lungo periodo. Molteplici sono gli interventi “in emergenza” in tutti gli ambiti. Pianificare e programmare non vuol solo dire immaginare opere nuove, iniziative inedite. Prendersi cura del proprio paese vuol dire essere anche aggiornati sullo stato delle infrastrutture, dei progetti, delle attività già in corso e stabilire obiettivi affinché funzionino adeguatamente, tendendo al miglioramento.
La scuola
Nel primo consiglio comunale siamo stati promotori di una mozione chiamata “La scuola al centro”, dove affermavamo la necessità di co-progettare spazi e pratiche per il complesso mondo scuola. Abbiamo raccontato al resto del consiglio le idee e gli obiettivi che stanno alla base della nostra mozione.
Un’adeguata progettazione degli spazi influenza la possibilità e il modo di imparare.
Le aree urbane
Il parco di Via Gramsci è un’importante area verde del nostro paese. Durante la giornata è attraversato da fruitori di ogni età, pertanto richiede particolare attenzione. Allo stesso modo, il nostro centro cittadino, dal parcheggio della Metro fino al Comune è interessato da lavori di cui per tutta l’estate non erano chiari i ritmi, le scadenze, e gli obiettivi finali. Ad oggi possiamo dire che il nostro non sia il migliore centro cittadino che Cassina potesse meritare. Abbiamo chiesto che si adotti come strumento la progettazione partecipata anche per migliorare questi due luoghi.
Che cos’è la progettazione partecipata?
Lo ripetiamo fino allo sfinimento. La domanda è semplicemente una: perché quelli che davvero devono usufruire della Scuola tutti i giorni, non possono partecipare alla sua progettazione?
In fondo solo gli insegnanti, il personale amministrativo e i collaboratori scolastici, oppure i genitori e gli alunni, solo loro conoscono fino in fondo le problematiche e i bisogni che ruotano intorno alle strutture scolastiche. Allora, perché non coinvolgerli?
Progettazione partecipata non vuol dire dimenticare il ruolo degli esperti. Significa attribuire all’amministrazione il ruolo fondamentale di promotore del dialogo, in questo caso fra i bisogni di questi cittadini-fruitori e le capacità degli esperti, con il preminente obiettivo di realizzare gli interessi della collettività.
Il trasporto pubblico, la questione degli studenti di Melzo
Cassina de’ Pecchi è rimasto l’unico comune della Martesana a non avere un servizio di trasporto pubblico su gomma. La questione degli studenti di Melzo dibattuta in Consiglio Comunale ha portato al pettine tutti i nodi di questa situazione che isola Cassina anche dai presidi sanitari collocati nei paesi del circondario.
E’ da anni che si pone il problema di quei ragazzi di Cassina e Sant’Agata che studiano nelle scuole superiori di Melzo o Pioltello nonostante oggi ci sia un nutrito gruppo di genitori cassinesi che spende tempo ed energie per arrivare ad una soluzione. Da soli. Ancora una volta senza una sincera presa di coscienza da parte della politica.
Da qualche settimana abbiamo chiesto alla maggioranza di approfondire il tema del trasporto pubblico su gomma partendo dai servizi primari che i cittadini hanno bisogno di raggiungere, per esempio gli ospedali e le scuole. L’intento di questa richiesta è supportare in modo unitario la nostra amministrazione comunale al fine di elaborare proposte realistiche, nell’interesse dei cassinesi, destinandole a tutti i soggetti che decidono le tratte degli autobus e dei mezzi pubblici in generale. La questione è ancora più incombente dal momento che un sistema efficiente di trasporto pubblico è centrale nel realizzare gli obiettivi di sostenibilità ai quali tutte le amministrazioni locali sono chiamate a rispondere.
Le commissioni, i regolamenti, la rappresentatività
Un altro tema che probabilmente ci terrà impegnati ancora è quello della condivisione delle regole del gioco. Ogni organo, dal comitato per la gestione degli orti, al Consiglio Comunale, ha un suo regolamento o una delibera che ne disciplina il funzionamento. Abbiamo segnalato, e continueremo a farlo, tre principi:
- Dare pari opportunità alle opposizioni, permettendo loro di accedere celeremente alla documentazione da studiare e ai luoghi di discussione.
- Armonizzare i regolamenti fra loro e rendere più lineare il collegamento con lo Statuto che contiene le norme fondamentali del Comune.
- Rispettare il criterio proporzionale e le garanzie di legge, specie nella formazione della Commissione per le Garanzie Statutarie.
Pubblichiamo un approfondimento sul funzionamento delle commissioni e a breve ne uscirà uno su una commissione diversa dalle altre, che è quella per le Garanzie Statutarie.