La sera del 24 ottobre, a Cassina de’ Pecchi, si è tenuto un incontro pubblico in Aula Consiliare per presentare il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) contro la variante del Piano di Governo del Territorio (PGT) adottata dal Comune. In prima linea, Legambiente, rappresentata da Mara Leoni e Giuseppe Moretti, che hanno illustrato ai cittadini i motivi di un’azione legale che mira alla tutela del territorio e alla salvaguardia di spazi verdi e agricoli, minacciati dalle trasformazioni previste dal nuovo PGT. A presentare l’evento, la nostra consigliera comunale Daniela Tomassetti e Rossella Peppetti, membro del team di Si Può. La parte giuridica è stata esposta dall’avvocata Emanuela Beacco, esperta di diritto amministrativo e legale incaricata di seguire il ricorso per conto di Legambiente e degli altri ricorrenti.
La serata è stata un’occasione importante per raccontare ai nostri concittadini in che modo questo ricorso possa avere un impatto concreto e positivo sulla vivibilità del nostro territorio e perché tutto il procedimento della variante al PGT fosse stato gestito in modo irregolare.
Il quadro della Martesana e l’impegno di Legambiente
Legambiente ha tracciato un quadro d’insieme delle proprie attività sul territorio e delle battaglie che porta avanti da anni. È stato ricordato come l’associazione sia impegnata in Italia nella difesa di numerosi territori minacciati da speculazioni edilizie, trasformazioni urbane non sostenibili e, più in generale, in una tutela costante della qualità ambientale. Giuseppe Moretti ha sottolineato l’importanza di questo impegno come una responsabilità non solo per l’associazione ma per tutti i cittadini, che sono chiamati a difendere il proprio ambiente come un bene comune e non rinnovabile.
Con specifico riferimento a Cassina de’ Pecchi, Legambiente ha espresso preoccupazione per i possibili effetti negativi della variante al PGT. Secondo l’associazione, la variante favorisce l’espansione edilizia in aree di alto valore ambientale, come i terreni agricoli e le aree verdi all’interno del Parco Agricolo Sud Milano. Mara Leoni ha posto l’accento su come le trasformazioni previste non rispondano ai reali bisogni della comunità, ma sembrino piuttosto orientate a soddisfare un modello di sviluppo staccato dai bisogni del territorio.
L’avvio del crowdfunding per sostenere il ricorso
Durante la serata è stato annunciato il lancio di una campagna di crowdfunding per sostenere le spese legali del ricorso al TAR. Uno strumento di finanziamento condiviso per coinvolgere tutti i cittadini interessati nella battaglia per la tutela del territorio.
Il crowdfunding è attivo e accessibile online, tramite la piattaforma ProduzioniDalBasso con libera donazione per rendere la partecipazione alla portata di tutti. I promotori hanno ribadito che ogni donazione, anche piccola, sarà di grande aiuto per portare avanti il ricorso e consentire all’associazione di agire con le migliori risorse legali possibili.
L’azione legale: cosa significa fare ricorso al TAR e perché è importante
L’avvocata Emanuela Beacco, nel suo intervento, ha chiarito alcuni aspetti tecnici legati al ricorso al TAR e ha spiegato cosa significa, concretamente, intraprendere questa strada. Fare ricorso al TAR implica chiedere al Tribunale Amministrativo Regionale di esaminare gli atti di un’amministrazione pubblica – in questo caso, il Comune di Cassina de’ Pecchi – per verificare che siano conformi alla legge. Il TAR ha il potere di annullare quegli atti che risultano illegittimi o che violano norme ambientali, urbanistiche o amministrative.
Legambiente, in quanto associazione rappresentante interessi diffusi, ha la legittimazione a intervenire, in virtù del riconoscimento istituzionale del suo ruolo nella tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale. Questo è un punto fondamentale, ha spiegato l’avvocata Beacco, poiché permette a organizzazioni come Legambiente di portare avanti battaglie legali su temi che riguardano l’intera collettività, dando voce a chi potrebbe non avere i mezzi per difendere direttamente il proprio territorio. Questo ricorso rappresenta, quindi, non solo un atto di opposizione specifica, ma anche un simbolo dell’impegno dell’associazione per la difesa di beni comuni come il paesaggio, la biodiversità e la qualità della vita.
I dettagli sul vizio della variante al PGT
La variante al PGT del Comune di Cassina de’ Pecchi presenta, secondo i ricorrenti, diversi vizi che ne minano la legittimità e che, per questo, ne giustificano l’annullamento. Tra i principali motivi di ricorso, Legambiente ha evidenziato:
- Problemi di conformità ai pareri sovraordinati
- Violazioni procedurali nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS)
- Problemi nel calcolo del Bilancio Ecologico del Suolo (BES)
- Incoerenza con gli obiettivi dichiarati della variante
- Irregolarità nella convocazione e nella gestione del Consiglio Comunale di approvazione
La partecipazione dei cittadini e l’importanza della tutela ambientale
L’incontro del 24 ottobre è stato un momento significativo di condivisione e informazione, in cui è emersa l’importanza di una pianificazione territoriale rispettosa del territorio e della sua identità. Legambiente ha ribadito che il ricorso al TAR rappresenta un modo per difendere i diritti della collettività, contro decisioni che rischiano di compromettere il paesaggio e la qualità della vita a Cassina de’ Pecchi. La decisione di ricorrere in questa modalità avverso ad uno strumento come il PGT ci ricorda l’importanza di dare ascolto a quelle istanze meritevoli di tutela benché non collegate a diritti soggettivi del singolo. E’ uno di quei casi in cui un provvedimento può avere ricadute sulla vita di tutti oltre che su quella di qualche cittadino in particolare.