L’8 e 9 Giugno 2024, si sono tenute, in contemporanea con le Europee le nostre elezioni amministrative. In seguito ad un pomeriggio lunghissimo di scrutini interminabili nell’afa delle elementari di Cassina e della palestra di Sant’Agata, abbiamo finalmente assistito al verdetto.
Per chi si trovava nei seggi, immerso nel proprio ruolo, di rappresentante, o di scrutatore, l’annuncio è stato preceduto dal suono di un lungo applauso misto alle esultazioni di chi nell’ultima ora aveva già capito come sarebbe andata a finire. E’ bastato sporgersi verso i corridoi, dalle aule, per qualche secondo per capire chi erano i gaudenti esultatori. Poche schede ancora da elaborare, e sarebbe arrivata la definitiva conferma.
Le reazioni a caldo
Non sono bastate invece, evidentemente, le previsioni auto-rassicuranti di chi sosteneva di avere già previsto tutto mesi prima. Non è bastato il pressing di coloro i quali ci vedevano in queste elezioni, l’occasione per promuovere la propria “coalizione della salvezza”. Non è bastata la calma di chi era sicuro di averla in pugno la vittoria. Tutto ciò non ha sopito le reazioni immediate, quelle che rimangono nella memoria, fatte di delusione o di sorpresa, di amarezza o di gloria, di espressioni del viso e grida di protesta.
Neanche un’ora di analisi affrettate per dire “Te l’avevo detto”. O magari di racconti più emotivi che negli sguardi incrociati di tutti i candidati nascondevano un motivo di reciproca comprensione. Il destino comune di avere per mesi portato sulla schiena il peso di una difficile campagna elettorale ma anche di una bellissima esperienza. Neanche un’ora per dire che quello non era per molti un punto di arrivo ma un punto di partenza. Poi il ritorno alla prassi, al protocollo della politica, i reciproci riconoscimenti, le mutue congratulazioni, le strette di mano, il fair play.
Ecco la proclamazione del vincitore, le convalide da parte dell’adunanza dei presidenti. 2.207 voti con il 31.1% per Elisa Balconi alla guida del Centrodestra aggiudicatario di 11 seggi. 1.600 voti per Cammino Comune con il 23.1% e alla guida Domenico Depascale. 1.526 voti per La Svolta di Eliana Capizzi con il 22%.
Il risultato di Si Può
Noi di Si Può abbiamo annoverato 1.599 elettori che in termini percentuali vuol dire 23.1%. Un dato che ci rende orgogliosi di essere riusciti a portare così tante persone a scegliere la nostra lista. I risultati delle preferenze ci mostrano la coesione del gruppo e l’identificazione da parte dell’elettorato della nostra come una proposta programmatica coesiva ma indipendente. Un numero che non è stato la somma delle influenze di VIP feudatari, e nemmeno la proiezione verticale dell’identità di un lontano partito nazionale.
Un numero che invece rappresenta interamente una visione fatta di idee scritte sui nostri programmi distribuiti con la fatica di permessi di lavoro concessi all’ultimo momento, e di notti insonni a progettare una grafica o a studiare le necessità del nostro paese. E’ ancor di più per questo motivo che in tutti i modi possibili ringraziamo le mamme, i giovani, i padri, i nonni che hanno creduto in questo progetto, raccontato nella maniera più rappresentativa dalla nostra candidata alla carica di sindaco Daniela Tomassetti.
La geografia del consenso
I seggi dove Si Può ha trionfato sono stati il 4 corrispondente alla zona a Nord Ovest di Cassina, il seggio 11 e il 13 nei territori della Contrada Verde. I candidati eletti alla carica di consigliere comunale sono due donne che sono state in prima linea fin dall’inizio. Daniela Tomassetti e Francesca Colombo.
Cosa accadrà
Così comincia la nostra avventura all’opposizione, con due consigliere elette. E’ un risultato che per essersi presentati la prima volta può essere considerato invidiabile, ma noi abbiamo corso per vincere e nessuno di noi ha mai trascurato quest’intenzione. Se ci saranno delle lezioni da imparare a seguito di questa prima tornata elettorale per Si Può, saranno lezioni umane e politologiche che ciascuno di noi elaborerà liberamente. Con i propri tempi, con le proprie chiavi interpretative, con i crismi dati dalle proprie esperienze, passioni, battaglie.
Una menzione speciale che nessuno di noi può non fare è quella al rapporto che si è creato in questi mesi fra i membri di Si Può, fra noi e la comunità che ha vissuto intorno a noi, fra noi e le persone che ci hanno sostenuto fin dall’inizio e che hanno saputo donarci il proprio sapere e i propri consigli. Un entusiasmo e un rispetto reciproco che non ha prezzo, forse la più grande vittoria di questo modo così giovane ma giusto di fare politica.